wagena Admin
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| Titolo: DELL'AMORE, DELLA MORTE Sab Giu 26, 2010 11:01 pm | |
| Dell'amore aveva sentito il vagito , lo aveva raccolto, ninnato nutrito, protetto da tutto e da tutti. Della morte seppe quando gli morì tra le braccia. A cosa, a chi imputare del latte inacidito, del corpo raggelato, delle unghie adunche.Si processò e si condannòsi arrampicò sul picco più alto della Rupe di Nevermoree vi rimase in solitudine.Da lassù vide nel tempoprocessioni di gente che saliva, furtiva, con fardelli urlanti, per scaraventare giù nell'orrido gli amori malnati, le speranze perdute, le delusioni. Vide anche figure bavose che attendevano il precipitare di corpi per cibarsene , smembrandoli, masticandoli, digerendoli.Da lassù, meditando sull'eco dei rutticapì la differenza tra aquila e avvoltoiol'una con nel becco il fremito l'altro con brandelli putrescenti . Quando capì anche che tutti e due dovevano esserciche l'uno non poteva diventare l'altro e quale dei due voleva essere, tutti i cadaveri ammucchiati diventarono di colpo collina fioritahumus per la vitaora la Rupe non era più così ripidaorapoteva scendere.. | |
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