“Razza? Umana” Così dichiarò Einstein sul foglio di immigrazione
all’ingresso negli Stati Uniti, all’inizio del suo esilio dalla Germania
nazista. Decenni più tardi la biologia molecolare e la genetica
comparata gli hanno dato ragione: il concetto di “razza umana”
è infatti scientificamente inconsistente. Altre specie animali sono
suddivise in razze distinte, cioè in gruppi facili da distinguere,
i cui membri sono molto simili fra loro. Nell’uomo le cose non stanno
così. L’analisi del DNA di popolazioni che abitano diverse regioni del
pianeta, ha dimostrato che la diff erenza genetica, per esempio tra
un pigmeo dell’Africa e un europeo, è solo di poco superiore alla
diffeerenza tra due pigmei o tra due europei.
L’umanità è una sola: una specie giovane ed estremamente
adattabile, che nel corso della sua storia ha colonizzato ogni angolo
del pianeta.
Homo sapiens, questa è la tua storia o almeno è così che la
ricostruiscono oggi i paleoantropologi.
Lungo questa sala attraverserai il tempo profondo, dall’epoca in cui
si sono evoluti i primi rappresentanti del nostro raggruppamento
zoologico, i primati, sino alla comparsa degli ominidi, del genere Homo
e della nostra stessa specie. Si tratta degli ultimi 65 milioni di anni
della vita sul pianeta Terra, ma noi ne percorreremo insieme
soprattutto gli ultimi 6.
Le scoperte più recenti mostrano come nel corso dell’evoluzione
umana molte specie di ominidi si siano succedute e come alcune
abbiano convissuto negli stessi ambienti, prima che la nostra specie
restasse l’unica sopravvissuta. Tutte queste specie (almeno quelle
oggi note alla scienza) le potremo scoprire insieme partendo per un
piccolo viaggio nel tempo che inizierà dal modello posto al centro
della sala.
Vedremo allora che, come in un immaginario gioco di scacchi,
l’evoluzione ha giocato la sua partita anche nel nostro caso.
La mossa del bipedismo aprì ai più antichi antenati dell’uomo enormi
potenzialità, almeno 4 milioni di anni prima che (con la seconda mossa)
il cervello cominciasse a crescere ben oltre la taglia usuale per una
scimmia antropomorfa. Poi bastarono alcune centinaia di migliaia
di anni per muovere ancora e ancora.
Alla fine sei venuto tu, Homo sapiens.
La sessualità umana può sembrarci normale, ma è quantomeno
particolare in rapporto a quella di altri animali ed è stata determinante
per la nostra evoluzione quanto le dimensioni del cervello.
Ovunque nel mondo vediamo coppie di uomini e donne che si innamorano,
formano legami più o meno stabili, cercano la privacy soprattutto
durante l’accoppiamento, e sono gelosi l’uno dell’altra.
Questo comportamento ci distingue, almeno in parte, dagli altri primati
superiori.
Perché pensiamo sempre al sesso? E perché ci innamoriamo? Per natura
siamo fedeli o promiscui?
Perché gli uomini sono più forti delle donne? E perché queste ultime
provano un orgasmo simile a quello maschile? L’amore è un aspetto
fondamentale nella vita di ogni Homo sapiens.
E la sua sessualità è un universo variegato e ricco di misteri,
che antropologi ed evoluzionisti hanno solo iniziato ad esplorare.
( pagina tratta dagli argomenti de ''La scimmia Nuda'' - mostra interattiva di Scienze Naturali- Trento - svoltasi a Gennaio 2008)
Vorrei tanto che da questa pagina scaturisse un discorso, una poesia, un racconto, una riflessione . Forza e coraggio, spremete le meningi