Pensando a Pan

Titolo: Pensando a Pan Sab Dic 20, 2008 5:23 pm

Figlio di Dei controversi
solitario Dio delle Selve dall'orrendo aspetto
corna e piedi forcuti, ispidi barba e pelo
scherzo di natura
che madre non volle cullare
ma affidare all'Olimpo
anche il padre gli disse
abbracciami, ma non chiamarmi mai padre
Nella sua solitudine

errava per i boschi come un Satiro
inseguendo uomini e donne, e capre
l'onanismo inventò per dar corso ai bollori
e ne fece diletto ossessivo
inseguendo Ninfe e Mènadi si fece musico
inventando la Siringa , o Flauto a più canne
e forse mai seppe
che stava suonando la sua amata del momento
che sfuggire gli volle, trasformadosi in giunco
che tagliò in sette pezzi e legò con lo spago
Ancor oggi il suo nome
legato alla sua voce corrotta
è spavento, angoscia e timor panico
Pan invece, vuol dire Tutto
e tutto voleva , e tutto prendeva
E fu l'unico Dio
a morire
o forse, a voler esser morto
lo annunciò una voce nella calma di vento
e si udirono pianti e singhiozzi di migliaia di voci
provenienti dal Nulla
☺