ESSENDO STATO

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Salì sul pulpito
e cominciò dicendo alla platea
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Ho trovato il modo, e ve lo insegno
per dimenticare
il volto delle offese
essendo stato
solo
una maschera da strappare
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Dopo, bisogna continuare a pensarlo ancora, insistentemente, fissamente, che si imprimano bene nella memoria i tratti da non ricordare. L'arco di un sopracciglio, la piega di un labbro, il cipiglio d'una fronte, un baleno negli occhi, un gesto, un modo, sì tanto che repella al ricordo anche una semplice simiglianza che altrove si possa incontrare, e si discrepi, s'inghiotta la voce che rimonta, e si disperda. Che muoiano da sole le memorie, e non vi sia dolore, che sia come il fastidio temporale del tanfo di un fiore impidocchiato trasudante colla, sul quale nemmeno api sbronze potrebbero per sbaglio riposarsi.

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E mentre così diceva
un astante s'alzò, e fece una domanda
ben precisa
sul gerundio del preludio
e fu così
che l'asino
cascò
e niente
applausi

.